Je tiens l'affaire !
par Luca Peis
Come Champollion risolse l'enigma dei geroglifici
Crédits & contributions
- ÉditeurLIBER FABER
- Parution05 septembre 2025
- CollectionEgyptologie
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I geroglifici egizi, con la loro storia millenaria e l’alone di mistero dovuto all’impossibilità di comprenderne a prima vista il significato, hanno affascinato da sempre chi li osserva. Nel IV secolo d.C. l’imperatore Teodosio fece chiudere tutti i templi in Egitto, gli ultimi luoghi preposti all’insegnamento e alla trasmissione del sapere, condannando così la scrittura geroglifica all’oblio. Nei secoli successivi molti studiosi tentarono di decifrarla ma senza successo, attribuendo ai segni solo un significato simbolico. Nel 1799 la scoperta della stele di Rosetta risvegliò l’interesse per i geroglifici scatenando una competizione tra le migliori menti europee. Fu Jean-François Champollion a trovare la soluzione: il 27 settembre 1822 presentò all’Académie royale des inscriptions et belles-lettres la famosa: Lettre à M. Dacier, l’enigma era finalmente risolto! Ma cosa scrisse effettivamente nella Lettre? Come arrivò a comprendere il meccanismo della scrittura egizia? Quali furono le fonti documentarie utilizzate? Risponderemo a queste domande attraverso la traduzione integrale della Lettre e accompagnando il lettore passo a passo con spiegazioni, figure e tavole esplicative, cercando di comprendere il ragionamento che Champollion seguì fino al momento in cui esclamò di fronte all’attonito fratello: Je tiens l’affaire!
